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Nel cuore del buon vivere, sui Colli bolognesi, equilibrio e sinergia sono complici mai stanchi, come fossero fratelli uniti da un destino. Già. Si definisce in questo modo, a buon vedere, il lavoro svolto da questa azienda che propone una gamma di vini di rispetto assoluto. Si parla così. Un amalgama sinfonico di vini per il popolo, quello genuino, quello per cui genio è buono, quello del sano e digeribile. In questo luogo lo spazio è uniformemente integrato e la vigna partecipa al quotidiano. Come le terre da cui provengono, i vini di queste parti sono schietti e sinceri, buoni e veri come il senso del vivere che si respira, la cordialità nell’anima, nel bicchiere e nello stomaco. Precisi, pragmatici, for drinking.
SUOLO: argilla, sabbia e calcare
VINIFICAZIONE: l’alionza dopo una breve macerazione matura in vecchie botti di acacia, il pignoletto invece fermenta spontaneamente in acciaio e cemento. Le due masse vengono unite e rifermentano in bottiglia con aggiunta del mosto. La menzione “plus” si riferisce alla pressione del vino, che in questo caso è da spumante e non da frizzante.
| LUOGO | |
|---|---|
| VITIGNO | |
| ANNATA | 2018 |
| VOL% | 12 |
| ETA' MEDIA DELLE VIGNE | Circa 20 anni |
